urtica dioica -- urtica urens

ortica


 
Noi tutti, penso, abbiamo fatto almeno una volta, e a nostre spese, la conoscenza più o meno "bruciante" di questa erbacea, alla quale ben si addice l'appellativo di "burbero-benefica". Infatti, è aggressiva soltanto nel difendersi da nemici voraci, per il resto è una pianta che potrebbe essere utile all'uomo in molti modi. Il nome deriva dal latino urere (bruciare) e dioica (in quanto porta su di un individuo solo fiori maschili o solo fiori femminili).
L'ortica cresce spontanea nei luoghi incolti in genere: lungo le strade, i fossi, le siepi, vicino alle case e nei boschi, dal mare fino ad un'altitudine di 2.500 metri.
E' una pianta erbacea perenne, alta fino ad un metro e mezzo, dal fusto eretto a sezione quadrata. Le foglie sono opposte, , a forma di cuore, con  margine seghettato a grandi denti triangolari. Sia il fusto che le foglie sono ricoperti di peli urticanti contenenti istamina e acetilcolina responsabili dei pomfi e dei pruriti

i fiori verdi, piccolissimi, sono riuniti in spighe e fioriscono da giugno ad ottobre.

 

 

 

 

 

 Le proprietà dell'ortica si conoscevano già nell'antichità. Castore Durante, ad esempio, nel suo "Herbario Nuovo" (1585), dopo aver detto: "E' così notissima pianta l'ortica, che si conosce da ciascuno fino nella notte oscura", elencò una tale quantità di "virtù di dentro" e di "virtù di fuori" da far venire il capogiro. Comunque, molte di tali virtù sono state confermate da ricerche scientifiche recenti, che hanno anche stabilito i principi attivi più importanti contenuti nell'ortica: urticoside, clorofilla, xantofilla, secretina, tannini, sali minerali.

Attorno a questa pianta strana che punge e cresce in mezzo ai ruderi sono nate anche molte leggende. Sono credenze popolari antiche, che attribuivano all'ortica virtù magiche, come il potere di allontanare i fulmini se si buttavano le sue foglie in mezzo ad un fuoco. Chi poi ne portava addosso un'intera pianta, sarebbe stato al riparo da qualsiasi maleficio. Sempre una pianta intera, tenuta con la radice verso l'alto, in una notte di luna piena, avrebbe fatto passare la febbre all'ammalato di cui si fosse detto il nome a voce alta. 
Si riteneva anche che trasmettesse molto coraggio a chi la teneva in mano: in effetti, non è difficile immaginare una certa dose di aggressività in un individuo che stringe un mazzo di ortiche con le mani nude.
Ed infine, se vogliamo credere ai pronostici tratti dai sogni, ci sarà di buon auspicio sognare di essere "punti" da un'ortica, è sicura previsione di successo