LEGUMINOSE o PAPILLIONACEE o FABACEE
Le Leguminose, chiamate anche Papilionacee e/o Fabacee devono il nome al caratteristico frutto a baccello, detto legume.
Ifiori sono detti papilionacei ,cioè simili a farfalle, possono essere riuniti in infiorescenze a glomerulo (trifoglio) ad ombrella o a grappolo (glicine). Sono fornati da un calice gamosepalo e da una corolla dialipetala di 5 elementi
ad essa appartengono i ben noti legumi coltivati:fagioli,piselli,fave, lenticchie,ceci ,soia, e allo stato spontaneo invece la cicerchia (un tempo coltivata),il trifoglio,l'erba medica,la liquirizia e il fieno greco
.
I componenti di questa famiglia sono piante per lo più eduli, e tra i vegetali più ricchi di proteine. Come tali, hanno un notevole contenuto in azoto. Si usava piantare le leguminose insieme ai
cereali proprio perché arricchiscono il terreno di azoto (tuttora si pratica il sovescio interrando piantine di legumi) e maturano generalmente prima delle graminacee, assicurando così il
sostentamento anche in caso di eventi accidentali che limitassero il raccolto (grandinate, gelate, insetti, malattie dei cereali).
Possono avere sapore dolce (liquirizia) o pungente (fieno greco), e sono erbe spasmolitiche (liquirizia, fieno greco, meliloto), espettoranti, spesso ricche di fitoestrogeni (fieno greco,
trifoglio, erba medica, galega), anabolizzanti, energizzanti, lassative, emollienti, ma anche ipoglicemizzanti (liquirizia, fieno greco, galega). A dosi tossiche, sono spesso convulsivanti.
raccolta e utilizzo
Tarda primavera o fine estate, momenti in cui l’organismo può subire cali di energia.