cichorium inthybus -- cicoria selvatica

  CICORIA

usata sin dall’antichità nelle pratiche magiche si riteneva che la sua radice fosse in grado di rendere invisibili. Accanto a questo, esisteva un uso terapeutico risalente agli antichi egizi, che la citano già 4.000 anni fa nel “Papiro di Ebers”.
Il medico greco Galeno la considerava “amica del fegato e non contraria allo stomaco”. Già in epoca romana veniva coltivata come verdura.
Estimatore di quest’erba era il poeta latino Orazio che pare la consumasse tutti i giorni.
Il botanico tedesco Conrad di Megenberg, vissuto nel XIV secolo, chiamò la cicoria "sponsa solis", sposa del sole, e nella tradizione popolare di tutta la Germania era nota come erba del sole o del solstizio.
La leggenda vuole che raccogliere la cicoria, senza sradicarla, ma con una moneta d’ora nelle mani, nel giorno dei santi Piero e Paolo, il 29 giugno, assicuri la corresponsione amorosa.
Nel linguaggio dei fiori rappresenta la frugalità e la temperanza.
L’uso della cicoria come surrogato del caffè, fu introdotto dal botanico e medico padovano Prospero Alpini nel 1600 circa, aveva allora scopo terapeutico. Solo in seguito nel 1690 circa, la cicoria venne coltivata come succedaneo del caffè dagli olandesi ( da qui il nome di caffè olandese).
La coltivazione di cicoria a questo scopo, ebbe un grande impulso in seguito al blocco continentale, quando Napoleone si oppose all’importazione della canna da zucchero e anche del caffè.

Note:
specie simile è il Cichorium pumilum, diffuso nelle regioni meridionali, vive più o meno negli stessi ambienti, si differenzia per le dimensioni più piccole, per la pelosità più ispida e per gli acheni sormontati da pappi più lunghi.

La radice della cicoria contiene alte concentrazioni di Inulina , uno zucchero complesso  che viene digerito nel colon dalla flora intestinale.
Si tratta di un polisaccaride formato da catene di fruttosio, poco calorico (100 kcal/100 g), che viene definito anche come "fibra solubile".
In realtà l'Inulina nutre sia la flora simbionte, sia, indirettamente, le cellule della mucosa intestinale fornendogli acidi grassi a catena corta.
E' documentato che 8gr di inulina al giorno aumentano del  20% l'assorbimento del calcio assunto con l'alimentazione, l'azione si svolge attraverso il riequilibrio della flora batterica favorendo la proliferazione di Lattobacilli  e Bifidobatteri a scapito di batteri opportunisti e patogeni